1925_2022
Lo Studio Galaverni è nato quasi cento anni fa.
La tradizione ha radici antiche: era il 1925, quando Romeo Galaverni aprì lo Studio in via Guidelli 9, in centro a Reggio Emilia, annoverando subito fra i suoi primi clienti le principali cooperative reggiane e dando vita a una collaborazione costante con le molte realtà imprenditoriali del territorio.
Romeo Galaverni fino al 1934 si è dedicato completamente allo Studio: quando tornava dall'ufficio era già ora di spegnere i lampioni: la sua passione lo portava a lavorare giorno e notte.
Quando Romeo è diventato direttore generale delle Latterie Cooperative Riunite, dopo esserne stato il principale promotore, ha comunque conservato la gestione dello Studio, che negli anni ’50 è tornato completamente sotto la guida della famiglia Galaverni, prima di Alberto, di Romeo Antonio e poi di Camillo e quest’ultimo ne ha determinato la grandissima espansione negli anni Settanta.
Con l'introduzione dell'Iva, l'organizzazione è cambiata: i dipendenti sono cresciuti di numero e ancora oggi molti di loro sono gli stessi di prima e non hanno mai smesso di lavorare con passione e dedizione, ora come allora.
Il 1 ottobre del 1990, lo Studio Galaverni si è trasferito nella sede attuale, da Piazza della Vittoria a viale Regina Margherita, con 30 dipendenti e 5 soci: prima è arrivato Loretto, poi Mario e Barbara e negli anni 2000 Emanuele, il figlio di Camillo, che ha continuato la tradizione di famiglia.
Mentre Bruno si è dedicato all'Ufficio Paghe, settore dello Studio che rappresenta un riferimento fondamentale per i Clienti e per i loro dipendenti, gli altri soci, lavorando in sinergia, forniscono consulenze fiscali, societarie, amministrative, aziendali e contrattuali: dall’affitto di azienda, alla cessione di rami di azienda, alle acquisizioni societarie, ed alle pianificazioni successorie.
I Clienti non cercano nello Studio solo un commercialista, ma una persona di fiducia, a cui chiedere consigli sulla gestione delle proprie aziende: per questo motivo Studio Galaverni 1925 resta un punto di riferimento del tessuto economico reggiano e non solo.